Fotografia con significato di sicurezza stradale

Uno studio “naturalistico” su 100 automobili condotto dal Virginia Tech Trasportation Insitute afferma che la stanchezza è la causa del 20% degli incidenti automobilistici, una percentuale maggiore rispetto al 2% o 3% precedentemente stimata basandosi sui sondaggi, studi di simulazione e piste di prova.

Inoltre, lo studio ha scoperto che i giovani di età compresa tra i 18 e i 20 anni causano più incidenti a causa della stanchezza rispetto agli altri gruppi di età. Il motivo dei colpi di sonno tra gli adolescenti è dovuto principalmente alle ore piccole; inoltre, la giornata scolastica inizia presto e questo causa sonnolenza che persiste tutto il giorno.

I guidatori più anziani possono affrontare problematiche simili (andare a letto tardi e svegliarsi presto alla mattina per andare a lavorare), ma hanno più esperienza nell’affrontare la stanchezza moderata.

Lo studio ha permesso, per la prima volta, di osservare il comportamento di guida immediatamente precedente all’incidente. Il 20 % di tutti gli incidenti, tra cui il 16% di tutti gli incidenti ravvicinati, il guidatore mostrava segni di stanchezza.

È stata osservata la chiusura della palpebra, la testa che ciondolava, grave perdita della muscolatura facciale, micro-dormite che avvengono quando le palpebre si chiudono e gli occhi vanno verso l’alto.

La ricerca “naturalistica” comporta l’osservazione del comportamento, come avviene nel suo ambiente naturale con un’interferenza molto limitata o nulla con i soggetti.

100 guidatori pendolari tra Northern Virginia e Washington D.C, area metropolitana, sono stati i primi ad avere nei propri veicoli gli strumenti necessari o a ricevere un veicolo in leasing già attrezzato per lo studio. I dati sono stati raccolti sulla base di 132 guidatori aggiuntivi, in quanto, occasionalmente, altri membri della famiglia e amici potrebbero aver guidato i veicoli.

I ricercatori hanno selezionato un vasto campione (rispetto ai guidatori totali) di guidatori sotto l’età di 25 anni, e un campione di guidatori che hanno superato il numero medio di miglia percorse.

Il sistema di acquisizione dati usato per lo sudio 100-Car è stato prodotto dagli ingegneri del Virginia Tech Transportation Institute. I sensori includevano cinque canali video, unità radar Vorad davanti e dietro, accelerometri, software di rilevamento corsia, e un sensore di rete a bordo del veicolo. Le telecamere sono state montate discretamente in modo da facilitare il comportamento di guida al naturale.

I ricercatori hanno studiato più di 110.000 eventi in modo da renderne validi 10.548 – nello specifico, 82 incidenti, inclusi 13 dove i dati erano incompleti; 761 quasi incidenti; 8.295 problematiche alla guida, come brusche frenate per rallentamento o blocco del traffico; e 1.423 eventi non conflittuali, come l’arresto non giustificato perché non in presenza di traffico.

In aggiunta, 20.000 segmenti video random da 6 secondi sono stati visti. Sono stati notati incidenti causati dalla stanchezza del guidatore, da moderata a seria, che hanno fornito una stima su quanto tempo fosse passato prima di essere coinvolti in un incidente o in quasi incidente.

Il numero totale dei soggetti coinvolti in incidenti e quasi incidenti causati dalla stanchezza alla guida è di 38, con 11 guidatori che corrispondono al 58% di tutti gli incidenti e quasi incidenti causati dalla stanchezza.

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